Plart

Immaginato come un centro di ricerca museale, la Fondazione Plart, sin dalla sua istituzione nel 2008, ha promosso un percorso di ricerca che si muove attorno a due polarità fortemente connesse: la conservazione e il restauro dei materiali polimerici, partendo proprio dal suo originale nucleo collezionistico, e la ricerca sulle nuove espressioni del design sperimentale ed ecosostenibile, rivolgendo una particolare attenzione a quei progettisti che integrano le proprie intuizioni con quelle di biologi e chimici per la creazione di materiali ecosostenibili alternativi alla plastica.
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The Plart Foundation was created as a Research center in 2008 and its focus has always been the preservation and restoration of polymeric materials starting from its original nucleus, the collection, alongside the research of new experimental designs based on sustainability. Great attention has been paid to the designers who work side by side with biologists and chemists for the creation of sustainable materials that can substitute plastic.

Plart Plastic World

La Fondazione Plart nasce nel 2008 per volontà di un’appassionata e caparbia collezionista, Maria Pia Incutti, che nel corso di più di trent’anni ha raccolto oltre 1500 oggetti in plastica, tra pezzi di design anonimo e d’uso quotidiano e opere di designer e artisti contemporanei. Un’ampia e curiosa selezione di borse, gioielli, lampade, utensili, vasi, giocattoli, radio, apparecchiature elettriche, realizzati, a partire dalla metà dell’Ottocento fino agli anni Sessanta del Novecento, in bois durci, celluloide, acrilico e resina fenolica, la vecchia bachelite, fino ad arrivare al polietilene, polistirene, pvc, abs. Nella collezione sono presenti anche oggetti di design passati ormai alla storia: i prototipi della Gufram in poliuretano espanso risalenti agli anni Sessanta e Settanta del ‘900, le sedute in vetroresina di Eero Arnio, Peter Ghyczy, Tom Dixon o la serie Nobody’s Perfect di Gaetano Pesce. Alla collezione di Maria Pia Incutti, prima ancora che divenisse il patrimonio della Fondazione Plart, sono state dedicate importanti mostre nazionali e internazionali: la prima nel 1990 presso il museo Villa Pignatelli di Napoli, poi, nel 1993 alla Biennale di Saint’Etienne e al Grand Palais di Parigi, nel 2002 a San Paolo in Brasile, fino a giungere alla recente mostra Plastic Days – Materiali e Design, ospitata dal Museo Ettore Fico di Torino nello scorso 2015. (leggi la versione integrale dell’articolo)


The Plart Foundation was created in 2008 thanks to the passion and stubbornness of Maria Pia Incutti, who has collected over 1500 plastic objects over the course of 30 years, including design items by both unknown and affirmed artists as well as common objects. A vast an interesting selection of bags, jewels, lamps, utensils, vases, toys, radios, electrical equipment that date from the mid 19th century to the 60s of the previous century made of bois durci, celluloid, acrylic and phenolic resin, bakelite, polyethylene, polystyrene, pvc abs. Furthermore, the collection includes legendary design objects such as the Gufram prototypes made of polyurethane created in the 60s and 70s of the 20th century, the fiberglass chairs by Eero Arnio, Peter Ghyczy, Tom Dixon and the Nobody’s Perfect series created by Gaetano Pesce. Maria Pia Incutti’s collection has always attracted a lot of interest and has been the object of many International exhibitions before finding its way to the Plart Foundation: The first one dates back to 1990 at the Museo Villa Pignatelli in Napoli, followed by the Saint’Etienne exhibit at the Grand Palais in Paris in 1993. The collection then travelled to Sao Paulo in Brazil in 2002 and most recently to the Plastic Days – Materials and Design exhibit at the Museo Ettore Fico in Torino in 2015. (read the full article)

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